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Dito a scatto

Il dito a scatto è una patologia infiammatoria a carico dei tendini flessori delle dita. Quando questi si infiammano, aumentano di volume limitando e rendendo più difficile il loro scorrimento a livello di alcuni canali, chiamati pulegge.
Il paziente di solito avverte alla base del dito colpito il dolore che si esacerba con le prime fasi del movimento, tipicamente al mattino. Il paziente può inoltre percepire una sensazione di scatto alla flesso-estensione del dito.
La diagnosi è tipicamente clinica, qualche volta potrà essere necessario l’ausilio di un’ecografia.
I trattamenti conservativi, come ad esempio l’utilizzo di tutori modellati sul paziente, possono essere utili nelle primissime fasi della patologia.
Il trattamento chirurgico prevede la sezione della puleggia per liberare lo scorrimento tendineo ed è di solito efficace.
Questo viene eseguito in anestesia locale, generalmente attraverso la tecnica endoscopica mininvasiva e ha una durata di circa 5 minuti. La durata della degenza è di poche ore.
La mano non viene immobilizzata nel post-operatorio, ma ci sarà solo un leggero bendaggio che il paziente dovrà mantenere per circa dieci giorni. La mano si potrà e si dovrà muovere da subito.
La fisioterapia è da considerarsi parte integrante del trattamento, sia per riutilizzare precocemente la mano, sia per il trattamento della cicatrice.
Fig. 1
Fig. 2 (risultato tecnica endoscopica)
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